Casamance, tra mistica e tradizione/4: il villaggio mandinga di Madina Ponsang

L’appuntamento settimanale con il nostro viaggio per il Senegal continua: verso il villaggio tradizionale mandinga di Madina Ponsang, vicino al confine con la Guinea-Bissau. Fotoreportage e video.
La popolazione e la lingua diola lascia il posto a quella mandinga, i verdi e rigogliosi boschi sacri della Casamance costiera lasciano il posto alla foresta di quella interna, nella regione di Kolda. Qui, vicino ai confini tra il Senegal e la Guinea-Bissau, le capanne che apparentemente all’occhio occidentale sanno di esotico e “arretrato”, riacquistano il loro reale valore funzionale e contestuale, insieme alla loro dignità. Nella famiglia che ci ha accolto nel perimetro di casa sua, recintato da foglie di palma, le donne preparano da mangiare nella capanna-cucina, i bimbi più piccoli scorrazzano intorno, quelli più grandi rientrano dalla scuola del villaggio. Il capofamiglia, tra i più anziani del villaggio, continua intanto a fabbricare coltelli in modo tradizionale, a pochi metri dal recinto familiare. Poco lontano da lui, gli uomini del villaggio sono presi in altri mestieri: se lui forgia il ferro posandolo sui carboni resi ardenti da una ruota fatta girare a mano, i suoi coetanei confezionano artigianalmente braccialetti e altri oggetti di bigiotteria, oppure costruiscono staccionate, panche e divani intrecciando le foglie di palma.
A voi le immagini: