Casamance, tra mistica e tradizione/1: le danze rituali nel villaggio di Oussouye

Il nostro viaggio fotografico verso i luoghi significativi del Senegal approda oggi nell’alta Casamance, la regione meridionale del Paese: quella più suggestiva, ricca di risorse naturali e misteriosa.
È un mistero, il suo, che affascina, e che lo straniero percepisce nel momento in cui approda in questa parte di Senegal: unica subtropicale, che ti accoglie con le sue lussureggianti foreste dai grandi alberi e con i suoi manghi. Qui la popolazione ha conservato più che in altre zone la propria cultura e religione tradizionale. Sebbene la maggior parte si sia da tempo convertita all’Islam o al Cristianesimo, i casamancesi (per lo più diola) hanno conservato i loro culti e pratiche locali.
Inoltrandosi tra i villaggi della Casamance, non è raro dunque imbattersi in danze, rituali e feticci. Questi ultimi, insieme ad altri oggetti e luoghi sacri spesso intimamente legati alla natura e alle foreste, risultano di frequente invisibili al viaggiatore occidentale, che può passarci davanti senza vederli o riconoscerli.
Se abbiamo già parlato del rituale di iniziazione del boukout a Kartiak (leggi e guarda le foto Boukout: l’iniziazione segreta nei boschi sacri della Casamance), a cui ho partecipato nel 2013 nel dipartimento di Bignona (a nord della regione), la foto della settimana di oggi vi porta a Oussouye, villaggio poco lontano da Ziguinchor (sud), visitato durante quello stesso viaggio. Ad accogliermi all’arrivo, due danze rituali dei giovani del villaggio: ragazzi senegalesi che lasciano da parte i loro jeans per indossare tessuti locali, amuleti in pelle e accessori fatti con fibre naturali e oggetti moderni, come cd musicali. Proprio questi elementi testimoniano all’attento osservatore il melange costante in Africa tra il vecchio e il nuovo, tra gli elementi endogeni locali e quelli esogeni, che provengono dall’esterno o da altri tipi di società: avvezzi come sono gli africani a svuotare del significato originale un oggetto e ad attribuirne uno nuovo, in questo caso tutto senegalese.
A voi le foto degli eventi. Da non perdersi la prossima puntata nello stesso villaggio, in compagnia del suo re: il solo rimasto in Senegal e l’unico a conservare il suo ruolo tradizionale locale, seppure all’interno di una Repubblica!