Referendum in Senegal: prime tendenze e immagini della giornata

Aggiornamento da Dakar, dove alle 18 i seggi hanno chiuso le porte in tutto il territorio nazionale per iniziare lo spoglio.
Dai primi risultati di questo importante referendum del 20 marzo in Senegal, il dato più chiaro è la bassa affluenza, che le prime tendenze attestano a meno del 30% a livello nazionale: già una sconfitta per il Presidente Macky Sall, che aveva vinto le elezioni nel 2012 al secondo turno con quasi il 66% di voti. Gli altri tre referendum svolti nel paese, tra l’altro, avevano avuto un tasso di partecipazione superiori al 90%.
Riguardo alle tendenze dei Sì e dei No, non si può ancora dichiarare a livello nazionale alcuna tendenza dominante.
Nei seggi del Centro di Stato Civile di Parcelles Assainies (quartiere periferico di Dakar), dove già mi ero recata questa mattina, al momento della chiusura dei seggi, su 773 elettori avevano votato una media di 250 persone, mentre i SI vincevano sul NO con uno scarto di una trentina scarsa di voti.
Il voto si è svolto generalmente nella calma, a parte qualche tafferuglio tra i due schieramenti e dei momenti di tensione a Dakar quando alcuni carabinieri sono stati inviati alla sede del gruppo mediatico locale Walfadjiri per chiuderla, a causa della sua presunta non osservazione delle regole di comportamento dei media durante la giornata di voto. L’opposizione dei lavoratori e di alcuni cittadini hanno impedito l’iniziativa.
E mentre in Senegal attendiamo con impazienza i risultati in questa lotta eterna tra OUI e NON fino all’ultimo minuto, propongo una galleria di fotografie di questo referendum: qualche scatto sulla campagna elettorale dei giorni passati, molti altri sulla giornata di oggi, dalle operazioni di voto allo spoglio.