Al via Dak’Art 2016, la Biennale di Dakar
Un appuntamento artistico e culturale ricco e stimolante, tanto africano quanto internazionale. Benvenuti a Dak’Art 2016, la dodicesima edizione della Biennale di Dakar.
“La Cité dans un jour bleu”, (“la città in un giorno blu): questo è il tema della 12esima edizione della Biennale di Dakar, Dak’Art 2016, parafrasi delle parole del poeta e primo presidente senegalese Leopold Sedar Senghor. L’evento, che ha preso il via il 3 maggio e che si concluderà il 3 giugno, prevede innumerevoli esposizioni d’arte e istallazioni (oltre a quelle dell’ufficiale Biennale In, ne sono programmate altre 260 della Biennale Off) in diversi luoghi della città: nelle piazze, davanti ai monumenti, in sedi istituzionali, in gallerie d’arte. Parallelamente, al Villaggio della Biennale allestito all’interno della Gare (l’antica stazione ferroviaria coloniale), si svolgeranno performance, spettacoli e concerti. Atelier, proiezione di film e incontri più istituzionali – come i Colloqui internazionali dei 6 commissari invitati (tra cui la professoressa e curatrice italiana Valentina Levy tra gli altri provenienti da Camerun/Francia, Isole Canarie, Brasile, India e Corea) – si svolgeranno ugualmente durante l’evento. Dal 3 al 10 maggio avrà luogo inoltre il Mercato internazionale dell’Arte di Dakar (Madak 2016), un’esposizione di arte contemporanea con l’obiettivo di commercializzare in modo professionale le opere d’arte senegalesi.
La prima edizione della Biennale di Dakar, che si è tenuta nel 1990, era dedicata alle Lettere: a partire da quella successiva del 1992, la Biennale è stata invece riservata esclusivamente all’arte. Avvenimento faro dell’agenda culturale e artistica senegalese e africana, la Biennale di Dakar è un’occasione per gli artisti del continente per dare visibilità al proprio talento e creatività attraverso l’esposizione delle proprie opere.
L’evento costituisce anche un’opportunità per l’Africa di porsi periodicamente al centro del panorama artistico mondiale: non è un caso che a ospitarla sia il Senegal, tra i paesi africani più vivaci in tale ambito, che ha dato vita a importanti artisti (tra gli altri, lo scultore Ousmane Sow, l’artista Issa Samb detto Joe Ouakham, il fotografo Djibril Sy, il regista Sembene Ousmane). Il Senegal, inoltre, ospita la Manifattura di arti decorative di Thies (scuola dove si fabbricano arazzi e tappeti tessuti a telaio), un Village des arts dove trovano spazio numerosi atelier di artisti e una cinquantina di gallerie d’arte.
La cerimonia di apertura della Biennale si è svolta il 3 maggio al Teatro Sorano. Dopo i saluti e il benvenuto ufficiale, il presidente senegalese Macky Sall, che ha presieduto la cerimonia, ha promesso diversi provvedimenti per valorizzare il patrimonio artistico e culturale del paese: oltre a quelli inerenti più strettamente la Biennale, quale l’innalzamento del budget a 500 milioni di F Cfa (750.000 euro) all’anno, alcuni di questi consistono nella creazione di una Scuola Nazionale in Arti e Mestieri della Cultura nella nuova cittadella di affari in costruzione a Diamnadio, di un fondo di sviluppo delle Culture Urbane, di una Cassa Malattia per gli artisti nell’ambito del programma di Copertura Malattie nazionale e nella dotazione di un miliardo di F Cfa (1 milione e mezzo di euro) per un Fondo di promozione dell’Industria cinematografica e audiovisuale (Fopica). Macky Sall ha inoltre ricordato la prossima apertura del Museo delle Civilizzazioni Nere.
L’esposizione Internazionale Re-enchantement (Re-incanto), inaugurata dopo la cerimonia all’ex Palazzo di Giustizia, include le opere di 65 artisti (selezionati sui 327 candidati) di 24 paesi d’Africa, d’Europa (Italia, Portogallo, Francia), degli Stati Uniti, più delle Bahamas e dei due paesi invitati d’onore: la Nigeria e il Qatar. Dopo l’inaugurazione nel pomeriggio dell’esposizione dei quadri di alcuni storici artisti senegalesi (Joe Ouakham, Amadou Ba, Amadou Sow, Souleymane Keita, Ibou Diouf e il defunto Jacob Yacouba) alla Galleria di Arte Nazionale, la giornata è terminata all’Hotel de Ville, sede del Comune di Dakar, tra parole ufficiali di benvenuto, cocktail, inaugurazione di altre esposizioni (tra cui quella della giovane Yoni Diongue, di cui abbiamo già parlato su Africalive) e uno spettacolo di video mapping.
L’appuntamento con Dak’Art continua…a Dakar e su Africalive!